19/11/07

Mi fermo a FRITTOLE

Era domenica, stavo portando mia figlia, 1,5 anni, ad un parco ittico.
Uscito dalla strada statale imbocco una stradina sterrata che si inoltra tra i campi padani.

Le casetta diventano sempre più piccole con giardini sempre più grandi.

Dal finestrino destro vedo un fagiano che mi guarda da 2 metri.

Dopo 1 km la stradina finisce davanti al cancello del parco, che è chiuso per "ferie".
A sinistra un gruppo di 6 fagiani guarda l'auto.

Non ci sono tastiere che rumoreggiano, monitor che abbagliano, mouse che scorrono sotto il palmo.
Non ci sono cellulari che squillano, ne outlook che sputano bustine gialle a raffica.
Non ci sono 1.0 e 2.0. Non ci sono rumori.
E' come essere d'improvviso arrivati a FRITTOLE.
E' li che il mio blog si ferma.
E' nato in agosto per una sfida che ormai ho vinto. Arrivato a 1.000 avrei deposto "la penna".

Oggi, sono arrivato a 1.000 visite (da quando le conto) e quindi mi immergo nel mondo di FRITTOLE fino a nuove sfide.

Questa l'ho vinta, nella metà del tempo previsto ed ora il mio amico Paolo ha una prova in più che se voglio ce la posso fare....anche con le mie idee creative.

Magari qualche volta scriverò un POST..chissà.

Grazie BLOGOSFERA, saluti da FRITTOLE.

Mat
(grazie in particolare a Lux, Robby, Anna che ci hanno creduto fino a qui)


15/11/07

The Long Tail di Chris Anderson e Gentiloni


Ieri sono stato ad un convegno storico promosso da The Ruling Companies: "The Long Tail".
Anderson ha illustrato la teoria (concretissima) secondo cui la legge di Pareto va in pensione.

Infatti l'evoluzione delle scelte di consumo, favorite dalla rete e dalla banda larga, portano un cambiamento epocale.
Si passa da tante vendite di pochi prodotti Best Seller ( i primi 10 libri, i primi 10 dischi, le prime 10 scarpe, etc.) a una coda di tanti prodotti di nicchia che si adattano ad altrettanti gusti diversi.


Da un tipo di caffè, nascono decine e decine di tipi di caffè, da un tipo di cioccolato nascono decine e decine di tipi diversi di cioccolato (con il peperoncino, con, con, con, con , con, con, proveniente da, etc.....), da 10 tipi diversi di All Star converse (Scarpe) a centinaia di personalizzazioni di All Star Converse, da 10 tipi di birra a 50 tipi di birra, etc., etc.
Una taste, one product sembra essere la direzione da seguire.

La coda lunga di tutti questi prodotti fa fare lo stesso fattuturato dei best seller in molti casi e sarà sempre di più.

Gentiloni sostiene che forse ci vorrà ancora tempo e che potrebbe coesistere un mondo con Best Seller da una parte e nicchie dall'altra...vedremo.

La cosa che però mi ha impressionato di più è che in sala c'erano tanti blogger che ormai si affiancano, e secondo me sostituiscono, i giornalisti.

Ragazzi, il mondo della informazione sta cambiando anche da noi...forza blogger!!!!!

10/11/07

Radiohead idea 2.0...vincente?


Riporto un post del mio amico Alessio Jacona uscito sul suo blog di recente:
"Io l'avevo detto:apprezzo l'iniziativa senza precedenti con cui i Radiohead fanno pagare "a sottoscrizione" il nuovo album In Raimbows, ma la disintermediazione funziona solo se i fan non sono degli spilorci.

Ora si scopre che "il 62% degli 1,2 milioni" di acquirenti del disco non ha "donato" nulla. Gli altri hanno elargito da 3,20 euro (gli inglesi, più taccagni) fino a un massimo, peraltro raramente, di 8,30 euro. Ritengo che questa gente meriti di pagare un cd 40 euro.
Tre download "gratuiti" su cinque mi sembrano insomma decretare, almeno per il momento, il fallimento dell'iniziativa.
Chi è d'accordo?
Per saperne di più:
- Comscore
press release"

Ne è nato un dibattito avvincente tra chi pensa sia stato un successo e chi invece lo vede come un flop.
Io credo che dal punto delle entrate sia stato un flop, mentre dal punto di vista del buzz (far parlare di se), dell'immagine e del risparmio in comunicazione tradizionale sia stato un successo.
Tu che pensi?
E se ci mettessimo a vendere prodotti IT con la stessa formula?...andremmo tutti a casa.

08/11/07

La restistenza ed il 2.0


"Prima di innovare bisogna fare bene le cose, vecchie, quelle base"
Una riflessione interessante che però è in contraddizione con il fatto che "facendo le cose sempre nello stesso modo non si può migliorare"

Quando rifletto ad una frase come la prima, mi viene in mente quanto sia sempre meno vera nell'epoca 2.0 che stiamo vivendo...o per vivere.
Ma il gruppo della "Resistenza al cambiamento" è ancora forte.

Si convertirà mai questo gruppo di irriducibili che vivono nel loro mondo chiuso che al posto di evolvere ha spinte involutive?
Capiranno gli anti-innovazione, che il 2.0 non è una scelta ma è un'onda da iniziare a cavalcare?
Usciranno dalla loro impostazione classica ottocentesca legata a comunicazioni come "Cortese Cliente, Spettabile Cliente..." e a forme di comunicazione arcaiche come i fax e l'adv cartacea?
Bho, ma nel frattempo teniamo botta e se ci crediamo, noi manager 2.0 dell'IT, porteremo le nostre aziende ad un livello diverso. Il livello giusto.
.....mentre la Resistenza canta:"Indietro popolo...alla riscossa, degli innovatori...;)"

05/11/07


La tecnologia ICT è un settore vicino alle scienze biomediche e noi siamo tanti Fr@nkestein.

Tu credi che nell’IT i vendor, i distributori ed i rivenditori vendano sempre prodotti informatici?
Sbagli, vendono spesso “protesi tecnologiche”, veri e propri pezzi integranti di persone, "arti digitali".

Vuoi un esempio?
Prova a stare senza cellulare per più di 2 giorni.
Se fai il figo dirai la solita ovvietà:” finalmente sono libero..”, ma se sei onesto ti manca un pezzo. Un organo che ormai è parte di te e di cui non puoi più fare a meno, come una gamba, un gomito, un orecchio.

Un pezzo di te è anche il notebook/pc. Puoi vivere senza? E’ un vero e proprio pezzo di te, una continuazione delle tue mani, guidato, come le mani appunto, dal tuo cervello.
E il navigatore satellitare?

Vittorino Andreoli
, nel libro “ La Vita Digitale” (che ti consiglio di leggere), chiarisce in modo brillante come gli oggetti di tutti i giorni diventano vere e proprie parti fisiche di noi.
Lui dice che se un extraterrestre ci guardasse per la prima volta crederebbe che siamo dei corazzati. Siamo talmente legati alle automobili che non possiamo fare più ameno di usarle appena possibile. Come se fosserola nostra corazza mobile.
Se arrivasse la fine del mondo, ci presenteremmo in auto, facendo attenzione di averla lavata, un gesto che è come un po' lavare se stessi.......
E, aggiungo io, ci arriveremmo con il navigatore satellitare, stando al cellulare per l'ultima chiamata...;)

01/11/07

Corporate Blogging: istruzioni per l'uso!


Un mio carissimo amico (come diceva Pozzetto), ha intervistato un grande blogger italiano specializzato, tra le altre cose, in Corporate Blogging.

Le risposte di Alessio Yacona, il blogger, sono illuminanti.
Ne è nato un articolo interessante per chi vuole capirci più di blog e del loro impiego in azienda.

Nel mondo IT le aziende con un blog si contano sulle dita di una mano, ma sono sicuro che presto saranno centinaia.
In questo articolo ci sono tanti suggerimenti, proprio per loro...ma non solo.
Che tu sia uno di quei centinaia di manager della comunicazione che da qui a un anno porteranno il blog in azienda, o che tu sia un interessato ai fenomeni 2.0...puoi scaricarti quel documento.

Buona lettura
Il mio carissssimo amico, ringrazia Yoriah!

31/10/07

Customer Service e dito medio



Ho comprato un Palm per mia moglie da una nota Web Company di Informatica.
Il loro sito recita: "abbiamo un servizio di assistenza al cliente tra i migliori in Italia".

Dopo 5 gg il Palm non funzionave più.
E li è iniziato il calvario:

-Compilo il form e lo invio.
-Dopo 7 gg li chiamo e, dopo 10 minuti di attesa, mi dicono:" deve compilare il form". "l'ho fatto", "Lo rifaccia".
-Compilato il form di nuovo stessa scena dopo altri 5 giorni.
-Poi mi rispondono via e-mail e mi dicono:" deve chiedere alla Palm". Peccato che non sia così.


-Li ricontatto dopo altri 3 giorni e mi dicono:"si ha ragione, la Palm non centra, vediamo noi".
-Passa un altra settimana. Li ricontatto per iscritto. Mi rispondono: "non sappiamo cosa farci, noi non abbiamo il magazzino e non possiamo farci nulla".


-A quel punto gli dico chi sono e dove lavoro, che so benissimo come funzionano i loro magazzini (che sono presso i distributori) e gli scrivo anche la parola magica "Avvocato". In 3 ore mi arriva l'autorizzazione al reso.

Bella questa Web Company, risparmi e sei comodo...ma poi se hai problemi sono c...i e il post vendita diventa tutto un dito. Il medio.

28/10/07

Fai il test di Neuromarketing

Nel 2005 sono stato ad un evento Xerox e li ho visto sul palco un Ing. MBA, Fabio Paron, con in mano un cervello di gomma che parlava di Neuromarketing.

A fine convention ho comprato il libro.
L'ho letto( "Selling to the Old Brain"), ho fatto un corso e poi ho coinvolto tante aziende per farlo.

Nel 2006 ho partecipato al percorso di formazione completo e ho conseguito il diplomino.
Ora sono il primo fan di Fabio e del suo metodo e lo consiglio a chiunque stimi.
Lo uso tutti i giorni quel metodo e credo che, soprattutto nel mondo IT, faccia veramente la differenza (prendi una rivista IT trade e vedi quanti vendor parlano veramente ai dealer..e lo fanno in modo efficace)


Lo faccio perchè Sales Brain, questo il nome del corso, ha cambiato il mio modo di lavorare e di vivere il marketing.
Di successi ne ho avuti parecchi grazie a questo corso.

Puoi averne anche tu.
Ma forse tu sai già qualcosa di neuromarketing?
Scoprilo con questo test, veloce, divertente e gratuito.
Se poi ti servono i riferimenti di Fabio Paron (l'omino nella foto) scrivimi un commento.

24/10/07

Acoltare non è una Pirlata...fallo!


C'è un mondo di dealer IT fatto da tantissime aziende.

C'è chi dice 14.000, c'è chi dice 41.000. In base ai parametri di classificazione che usano i risultati sono diversi. Sono comunque tantissimi.
Poi ci sono alcune centinaia di vendor, anche qui il numero dipende dai parametri (categorie merceologiche, etc.). Poi c'è qualche decina di distributori, che sono tra i vendor ed i dealer.
Tanta domanda quindi, e un numero limitato di player per l'offerta.

L'approccio generalizzato di questi player offerenti è top-down.
Un po' come il vecchio approccio giapponese al mercato: crei dei prodotti, delle proposte e poi le mandi sul mercato in una logica molto push.

-Così trovi prodotti che la filiale italiana del vendor X deve per forza vendere e che a ruota anche i distributori devono per forza vendere.
-Poi trovi programmi di canale per i dealer che nascono totalmente nell'ambito aziendale del vendor a cui i rivenditori dovrebbero partecipare.
-Poi trovi dei programmi di promozione/altro che i distributori creano internamente e poi deliverano.

Così tante teste pensanti che creano, creano, creano...ma quasi nessuna testa che chiede.

  • Che senso ha creare cose senza sapere quali sono le vere necessità dei clienti?
  • Che successo puoi avere se non li coinvolgi per craere delle offerte che abbiano valore vero per loro?
Allora il mio suggerimento è: prima di pensare alle soluzioni e crearle, svuotiamo la testa e chiediamo. Facciamo survey, creiamo blog.....COINVOLGIAMO la voce del cliente e ascoltiamola.
Solo dopo creiamo.
Semplice, banale, elementare? e allora perchè lo fanno solo in pochi???
E' così difficile?

21/10/07

La long tail dei distributori di Information technology


Chris Anderson ha lanciato nel 2004 il termine "The long tail" per descrivere un fenomeno secondo cui gli ordini di prodotti di nicchia superano, sul web, gli ordini dei prodotti best seller.

L'80-20 paretiano viene in parte sovvertito da questa teoria, che con il l'e-commerce diventa realtà.

I fenomeni di vendita di Amazon, e probabilmente anche di E-bay, dimostrano come il web da accesso alle masse a prodotti di nicchia molto difficili da trovare off-line.

Così i prodotti che trovi nella parte arancione della curva superano in quantità e valore quelli della parte rossa. THE LONG TAIL è questo!

Grazie ad internet non sono solo più i fissati di certi prodotti a scovare oggetti non popolarissimi con qualsiasi mezzo, ma anch'io e te se vogliamo possiamo trovarli subito.

Quindi esistono clienti potenziali di prodotti di nicchia che il web porta a galla trasformandoli in acquirenti reali..... e i prodotti meno popolari sbancano.
Ora la domanda è: il fenomeno vale anche per i ditributori IT?
In fondo il modello di vendita di Esprinet e dei vari follower è sempre più Web based...quindi soggetto a long tail effetct.
  • Il succeso di Esprinet, che vende oltre 500 vendor con un numero stratosferico di referenze (anche di nicchia) è in parte dovuto alla long tail?
  • Se gli altri distri tenessero più prodotti di nicchia a magazzino...le vendite esploderebbero?
  • Che la strada dei distributori sia proprio questa? Che sia smettere di contenere gli acquisti per avere magazzini che ruotano al meglio e buttarsi a capofitto su prodotti da "codice rosso"??
Te che dici, è tempo di long tail nell'IT?

18/10/07

Second Life ed i numeri del Convegno SMAU

Oggi sono stato ad un convegno a Smau promosso da D&V (gruppo Sole 24Ore).
Si è parlato di Web 2.0 e soprattutto di Second Life. ne ha parlato Stefano Lazzari.

Ecco i numeri che ho appuntato:

-Utenti SL nel mondo: 10.000.000
-Utenti SL attivi (che stanno ore con il loro avatar su SL): 2.000.000
-Utenti SL in Italia: 28.415 (di cui attivi il 20%)
-Sesso utenti: la maggior parte uomini
-Uomini che hanno un avatar donna: 14% sul totale
-Età degli utenti SL: 25-45 anni (i ragazzini non hanno la carta di credito...)
-% peso Italia sugli utenti SL Europa: 5%
-Di che continente sono gli utenti: 61% europei...solo il 26% USA
-Cosa comprano gli avatar? CAPELLI (23%), ACCESSORI (28%), SCARPE (18%), ETC.
-Che aziende sono quelle presenti in SL? il 22% sono brand di tecnologia
-Si vendono prodotti di massa o di nicchia su SL? LONG TAIL..tanti di nicchia.

Non hanno detto quanti dealer, vendor, distri dell'IT italiani sono presenti su SL, ma secondo me rasentano lo ZERO ASSOLUTO.
In fondo rimango della mia convinzione: SL è un fenomeno momentaneo da cavalcare per far parlare di se off line. Il business in SL lo fai se vendi servizi per SL (capelli, accessori, voce, etc.), se no è solo un ottimo punto di visibilità.

SL, Un fenomeno che durerà ancora quanto?... Fin che c'è però usiamolo!

16/10/07

Arbitro Stefano Farina e Formazione vincente


Un giorno di aprile ho conosciuto Stefano, arbitro internazionale di calcio di fama mondiale.
Siamo diventati amici e ho avuto l'onore di averlo ad un evento di mia invenzione:" La partita IT del Tuo futuro".
Un successo!
Stefano non è solo un arbitro, come testimonia l'articolo di "Italia Oggi" di settimana scorsa, ma un trainer di successo.
Uno che ha vissuto per 12 anni in azienda e che ha fatto un'esperienza manageriale importante.
Che parallelismi ci sono tra manager ed arbitri, come decidere sotto stress, come diventare un campione nel business?
Questo ed altro può raccontarcelo uno che di partite nella sua vita ne ha dirette tante e che di campioni ne conosce a decine!
E' ora di svecchiarsi un po' nell'IT, di lasciare da parte i vecchi training accademici e di fare formazione con persone vere, con esperienze vere.
Portalo in azienda e vedrai che ti motiverà il tuo team!
Ha solo un neo: ha la passione per la Golf (ne ha una 1.9 TDI). Ste, ma che cacchio di passione è??? almeno una GTI per uno come te ci vuole!!!
Che dici Ste?

13/10/07

Convegno 2.0 di "The ruling Companies". Spunti

Ieri sera sono stato ad un Convegno favoloso: "Web 2.0 e il mondo a banda larga".

Un sacco di Ad, Top manager, personaggi di primo piano.
Oltre al mitico Venturi di Cisco, sempre il miglior speaker nei convegni a cui partecipa, c'arano Caio, fondatore di Omnitel, Mariani, Ad di Tiscali, e tantissimi altri esponenti attivi di aziende di assoluto prestigio.

Qualche chicca random emersa dall'incontro:

-il 2.0 è un mondo di dilettanti, di gente in pigiama che scrive blog senza grandi competenze...
-il 2.0 è l'internet delle persone (Venturi).
-il 2.0 trasforma i clienti in vipere pronte a morderti se menti o sbagli eccessivamente.
-il 2.0 è soprattutto blog. al mondo ci sono 80Ml di blog e la media è di 5 visitatori per blog. Quindi il singolo blog è una comunità di 5 utenti. Poi con il peer to peer tutto si diffonde nella blogosfera come la corrente elettrica nel filo.
- il 2.0 da valore alla reputazione. Il blogger per essere credibile deve essere ritenuto tale, altrimenti le sue informazioni non hanno valore
- il 2.0 è creduto più della ADV classica: una ricerca dimostra come l'80% di chi usa intenet da valore alle informazioni sui blog (prove prodotto, recensioni, etc.) e solo il 25% si fida della adv classica
-il 2.0 fa risparmiare costi e crea reti che sono assets per l'impresa.
-il 2.0 non deve essere solo fuori dal'azienda, ma anche dentro. Abbatte le barriere, fluidifica i processi ed i flussi informativi.

Il 2.0 è un'onda che ti prenderà dentro, chiunque tu sia...arriva preparato a cavalcarla.
L'alternativa è rimanerci sotto...;(

11/10/07

Milioni di euro in più per l'IT nel 2008 con le vetrine virtuali



Prova a passare davanti ad un rivenditore auto con vetrina.
Se ti va bene vedi 8-9 auto esposte. Poi troverai quasi sicuramente una lavagna con la lista scritta delle auto usate disponibili. Dovresti entrare per vederle tutte...mai poi i venditori ti rompono le palle e quindi nisba.

Ora passa ad un negozio di arredamento. 3-4 vetrine. Vedi tre cucine ed un soggiorno.

E' il resto che vendono? Avranno quel letto che vuoi acquistare tu? Bho..hai poco tempo e la visita nel negozio costerebbe troppo tempo. Quindi nisba.

Eccoti davanti ad un negozio di sport, 2 vetrine. Vendono gli sci che vuoi tu per Natale 2008?
Bisogna entrare a vedere, la solita signorina ti mostrerebbe 100 cose, ma tu hai solo 2 minuti e quindi nisba...cercherai al centro commercaiel domenica.

Come dichiaro nel post sulle agenzie immobiliari ogni negozio con vetrina potrebbe ottenere un successo di visitatori e di attrattività della sua vetrina esponenzialmentepiù alto se potesse mostrare tutto subito.

Basta una minima attrezzature (vedi nel post sulle agenzie immobiliari ) da 2.000 euro per negozio.

Ora, quanti negozi con vetrina ci sono in Italia? Centinaia di migliaia!

Quanti potrebbero mettere una vetrina virtuale in vetrina? Il 70% probabilmente.

Fai 2.000 euro per quel 70% e otterrai quanti milioni di euro in più l'IT potrebbe fare già nel 2008 se qualcuno vendesse queste vetrine virtuali (i dealer..)!!
Spazio per nuovi business sulle piccole imprese (come i negozi) ce ne sono tanti..questo è un esempio pratico. Se sei furbo più di me....prenditi la fetta più grossa di questo business.

08/10/07

Nostradamus 2.0..ci azzeccherà?


Edizione di oggi di "Linea EDP" parla di come il 2.0 sta per sbarcare nel B2B in Europa.

L'intervista a 330 Responsabili di settori di primi piano parla chiaro: Rotta su 2.0.
il 77% delle aziende inglesi e svedesi usaranno il blog a breve, mentre la media europea si attesterà al 27%.

In Italia 7 decisiori Ict su 10 parlano di social computing...e di blog! Per vedere la ricerca di Linea Edp clikka qui

Io prevedo che entro un anno incominceremo a vedere aziende IT che usano il blog sia per l'interno che verso i clienti.
Entro 2 anni probabilmente il 35%-40% di vendor e distributori ne avranno uno.
A livello di rivenditori probabilmente inizieremo con VAR con applicazioni verticali, qualche dealer specializzato, GD (ma non solo sull'IT) e Web Company.

Ci vediamo tra 2 anni per verificare le Mat Nostradamus 2.0 previsioni.
Tu che prevedi invece?

06/10/07

CIO delle grandi imprese e investimenti IT 2008


Gli IT manager delle grandi imprese sono da sempre le star per vendor, Var-Corporate e distributori (indirettamente).

E come le grandi star.... fanno pendere il canale IT dalle loro labbra.
Malgrado pagamenti lunghi e marginalità basse sono sempre delle star sexy

Da una indagine pubblicata su Dealer and Var di ottobre, si vede come i CIO delle prime grandi aziende in Italia sceglieranno di indirizzare le loro spese IT nel 2008.

Il loro budget è in crescita: sembra più alto già quest'anno (+1,4% sul 2006), prima buona notizia!!!

Seconda buona notizia: investiranno meno nel contenimento dei costi (voce più alta in assoluto negli ultimi anni) e molto di più (quasi il doppio) per guadagnare market share. Altre voci di investimento che cresceranno: rafforzamento relazioni con i clienti, migliormanto del time to market e sviluppo nuovi canali di vendita.

Morale: investimenti in ripresa e indirizzati verso lo spendere e non verso il risparmiare.
Un polmone di fatturato in più per il canale...anche se costoso.

Se puntare sulle PMI sembra essere la direzione della supply chain IT, le vecchie favolose star se le farebbero tutti sempre e quindi sulle grandi imprese si giocherà una partita importante nel 2008!!!!

Infondo anche tu, un vecchia star come Marilyn non la trovi sempre seducente?

03/10/07

Second Life e Nikon island


Nikon sbarca su Second Life grazie a Nital.

Li ha un suo bulding in cui gli avatar possono fare esperienze di fotografia, corsi di fotografia, avere assistenza tecnica nel "Nikon meeting point" e molto altro.

L'assistenza tecnica sull'isola Nikon te la danno per la tua Nikon reale, quella che hai portato a riparare tu e non il tuo avatar....

Il reale si mischia quindi al virtuale confermando che investire su SL serve per il business reale.

Se poi nel bulding ti rompessi le palle, fai uscire l'avatar e prendi la moto d'acqua nel porticciolo Nikon e vai in alto mare a fare foto.

La vera notizia per me è che NITAL, azienda di Torino, ha creato tutto ciò per Nikon.
Una azienda foto-IT italiana che innova in chiave 2.0 con Second Life.

I milioni di nikonisti staranno visitando l'isola Nikon, ma forse anche i Canonisti...obbiettivo centrato!

Mi tolgo il cappello con tanto di inchino.
Vuoi saperne di più su Nikon in SL? CLIKKAMI

02/10/07

Marketing un TOT al Kilo


Dialogo me ed il verduriere Checco il Porco (esiste, giuro, è il mio..)
" Checco devo fare il minestrone, che mi dai?"
"Mat ho dei borlotti appena arrivati, patate novelle, un pacco di orzetto, delle favette"
"Ok, dammi un po' di tutto. A Checco, dammi anche un kilo di carote, due kili di arance e mezzo kilo di porcini"
" How much?"
" Sono 19 euro"

Dialogo tra un account di un vendor ipotetico ed un Pm ipotetico della distribuzione IT:
" Devo lanciare una nuova stampante. Che mi proponi?"
" Guarda un paio di banner, un kilo di e-mail, mezzo kilo di pop up e 3 etti di telemarketing".
" Ma quanto costa?"
"8.000 euro ma ti faccio 7.500"
"Toglimi tre etti di e-mail e facciamo 7.000"
"Andata!"
Non sempre è così .... ma molto spesso si.

L'approccio un "TOT al kilo" brucia soldi e ammazza il ruolo del marketing nella distribuzione.
Let's stop it!

01/10/07

Chi uccide i margini dell'information technology?

Si conclude oggi l'indagine "Chi è responsabile della caduta dei margini nel canale IT?".
Ecco i risultati secondo i lettori del mio blog:
  • Grande distribuzione 80%
  • Vendor 0%
  • Distributori 0%

  • Tutti 20%
Il colpevole è la GD!

Pur non essendo un'indagine valida quanto una di Sirmi, i dati che emergono testimoniano come l'affermazione della Grande Distribuzione porti con se luci ed ombre per tutti.

E' un bene per l'utente finale, che risparmia, ma non lo è per il canale tradizionale che piange i vecchi livelli di marginalità.
Tutto ciò conferma la tesi secondo cui se non sei un GD ti devi specializzare dinamicamente.

Che significa? Chiedimelo con un commento...;)

28/09/07

Bin Laden aiuterà la comunicazione nell'informatica?


La creatività ogni tanto tocca picchi inpensabili.
la nuova tendenza del marketing, ma non nel nostro settore, porta a realizzare filmati di impatto che poi si diffondono viralmente per mezzo degli utenti (massima resa, minima spesa)

Guarda qui:
http://www.ebolaindustries.com/pages/clips.jsf?cat=WEEK&id=2751

Il creativo crea spendendo pochissimo, il virale diffonde il messaggio a costo zero.
In questo caso anche il testimonial non costa nulla.

Un esempio limite, ma apre la mente a pensare "fuori dalla scatola" e a trovare nuove vie per comunicare anche nell'IT.

Prendi il brand di un notebook, per esempio, crea un video sul genere Ebola (vedi sotto) e mettilo su YouTube e sul sito. Poi lasciati travolgere dalle visite.
Non è difficile, è solo questione di approccio culturale all'innovazione comunicativa.

http://www.ebolaindustries.com/ è il sito che secondo me ti da tantissimi esempi su come comunicare in modo semplice ma di forte impatto. Visitalo e poi dimmi se sbaglio.

26/09/07

Lezione di Guerriglia Marketing viralizzato



Seleziona la sezione "video" e goditi le scenette!

Guerriglia, che ripreso con la telecamera e pubblicato sul web diventa virale (lo puoi inviare via e-mail).

Facci un salto e vedrai come con 2 lire si realizza una campagna comunicativa vincente.

A giudicare delle visiste ai video, direi che si può parlare di successo e utile prenderlo come esempio.

Pensa se fatto travestiti da computer Acer/HP/Altro o qualsiasi altra idea con prodotti IT.

Lo riprendi, lo pubblichi e fai buzz.

Preludio di un successo annunciato.


IBM, covegno 2.0 e i pirla 2.0


Pensa di non usare più le e-mail e che tutti possano vedere lo stato dei tuoi lavori ed il tuo profilo professionale completi di competenze. Pensa di avere un blog dove i colleghi ti lasciano commenti e di partecipare alla creazione di un wiki aziendale.

Futuro improbabile?

No, attuale. In IBM per esempio.

Oggi ho partecipato al convegno "Portal e Web 2.0 : Percezione ed utilizzo delle tecnologie Web 2.0 nelle Imprese italiane" ( http://www.nextvalue.it/).

E' stato più commercaile che strategico, ma c'è stato un intervento interessante di John Campitelli Senior Software Specialist, IBM Italia su come cambiano i portali per i clienti e per i dipendenti con il 2.0.

John ha mostrato l'esempio prprio di IBM che ha cambiato il modo di interagire tra colleghi tramite intranet.

Hanno un sistema che sfrutta i concetti di wiki, blog, social networking che gli ha permesso di introdurre nuove logiche nel modo di lavorare.
Sembra non usiano quasi più le e-mail internamente, che abbiano un nuovo modo per profilare i dipendenti (di cui visualizzano tutte le competenze e lo stato dei lavori) e nuovi modi di interagire (simili ad alcune proprietà di sistemi di CRM). Hanno blog interni e wiki.

Hanno trasformato l'azienda in 2.0 ottenendo benefici in efficienza ed afficacia.

Domani entra in azienda e descrivi il modello di Jhon ai tuoi capi.

"Che cazzo dici..wiki? blog? condivisione e partecipazione attiva?....Ma che roba è? Va a lavurà pirla".

Non deprimerti "pirla 2.0" (con affetto, lo sono anch'io!)...hanno ragione loro per ora. E' una questione di cultura e presto ci sarà uno Tzunami 2.0 che farà parlare anche loro la tua lingua.
Tieni duro e avrai una marcia in più.... presto.

Pensavo che IBM fosse un dinosauro, invece è un camalente agile ad adattarsi alle novità 2.0..tanto di cappello!

Vuoi saperne di più? Vai a trovare jhon: http://www-05.ibm.com/it/events/lanciolotus/agenda.html

25/09/07

Stasi dell' Information technology in Italia?

Pensi che il mondo IT sia in Stasi? Non è così:
Con fonte ufficiale Sirmi (http://www.sirmi.it/), eccomi con una foto del mondo IT aggiornata:

  • Il primo trimestre del 2007 si conferma in salute per il settore IT con un +4% di crescita sul 2006 con un fatturato totale di 5.376ML.
  • Il mercato TLC invece è in sofferenza, con un -2,2% nello stesso periodo.
  • Il dato più sorprendente è la crescita inarrestabile del Consumer Electronics: +8,2%. Qui il fatturato su attesta a 2.040ML nel primo trimestre 2007.


Alla guida dell'hardware si piazzano i notebook con una crescita del 23% delle versioni consumer con Hp ed Acer a fare da padroni. Con l'avvento di Vista, i pc consumer e professional subiranno un ulteriore aumento delle vendite nei prossimi mesi perchè serve un hardware prestazionale che fino a qualche anno fa non esisteva.

I numeri indicati sono in fatturato, quindi in pezzi la situazione è ancora migliore. Non lo è quindi quella relativa ai prezzi, almeno per chi vende, che vedono un downpricing senza freni dovuto a GD e vendor.

La GD continua la sua crescita, mentre Var e Dealer sono più sofferenti. Questi ultimi o scelgono di specializzarsi sul mix prodotto-cliente-fornitore o vanno verso periodi bui. Futuro più roseo invece per le Web Company che, secondo me, sono la vera scommessa dei prossimi 2 anni.

Vendor e distributori ottimizzano i costi e cercano quelle economie di scala che solo i big possono raggiungere. I meno forti saltano, vedi Actebis e E group, o si devono superspecializzare. I più forti conquistano nuovi mondi, vedi Esprinet, e entrano in mercati laterali ( e non solo...).

Tutto secondo me va nella direzione del consumatore che ha accesso a prezzi sempre più bassi a tecnologie sempre più evolute. Un bene? prova ad essere un consumatore e a lavorare nel mondo IT...forse non la penserai così!!!

24/09/07

Scienza, Fantascienza ed innovazioni IT

Ci siamo mai accorti di quanto l’Information Technology (e/o la tecnologia piu’ in generale) deve il proprio sviluppo alla Fantasia Visionaria di qualche individuo?
Per stare nel campo dell’IT un certo Bill Gates (e Paul Allen) diversi anni fa, quando il computer era “preistorico” e non ancora “personal”, si pose come “visione” quella di portarne uno su ogni scrivania. Obiettivo ad oggi centrato…. non solo il computer oggi e’ Personal, non e’ piu’ solo uno strumento dell’ufficio ma e’ (quasi) in ogni casa, e’ mobile, tascabile e a volte… persino bello da vedersi !

Sono sempre stato affascinato da letture di fantascienza in particolare da romanzi e racconti di Jule Verne, Isaac Asimov, Philip K. Dick e William Gibson ed in effetti in molti dei loro libri/racconti si possono trovare tracce di oggetti che popolano il nostro presente…

Jule Verne, a meta’ del 1800, nei suoi libri vedeva l’uomo vivere e navigare sott’acqua in sottomarini e respirando utilizzando delle grosse conchiglie oppure andare sulla luna dentro un grosso proiettile sparato da un enorme arma da fuoco. Egli in effetti riuscì ad anticipare scoperte che nei suoi libri sembravano essere pura fantasia ma che, più tardi, vennero effettivamente realizzate in maniera rigorosa e scientificamente provata.
Nel film di Steven Spielberg “Minority Report”, tratto da un racconto di Philip K. Dick (del 1956 !) ma ovviamente rivisto in chiave piu’ moderna (e’ del 2002) ci sono diversi esempi di “applicazioni” fantascientifiche che potrebbero fare parte del nostro futuro...Quella che mi ha affascinato di piu’ e’ la “pubblicita’ personale”.
Nel film il protagonista cammina per strada e passando davanti ai muri, questi proiettano la pubblicita’ dei prodotti a lui piu’ congeniali in base ad un’analisi immediata della sua retina.

Un giorno forse avremo, come in “Johnny Mmemonic”, un lavoro da “corriere dati umano” proprio come il protagonista (Jhonny), ed utilizzeremo il nostro cervello per trasportare software (magari legale in questo caso)...ovviamente a pagamento……oppure ci troveremo, come in qualche libro di Asimov, a vivere serviti (ma speriamo non sottomessi !) da robot con cervelli positronici comandati dalle famose “leggi della robotica”…Interessante ….

purche’ tutto questa Evoluzione dell’IT non ci faccia finire come in “Matrix”, cioe’ a vivere una “realta' virtuale” che le macchine, ormai diventate controllori della razza umana, ci fanno vedere mentre ci tengono prigionieri, coltivandoci per trarne l'energia necessaria alla loro sopravvivenza meccanica. BRRRRRR….

LUX (Ospite del blog)

22/09/07

Nuova Onda rigenerante nel Marketing IT!

Ci vuole un'onda rigenerante che porti innovazione nel marketing del mondo IT. Energia nuova, diversa alla S. Godin (purple cow)

Come è energetica la passione di chi fa surf. I surfer da onda o da neve hanno dentro di se, sotto la pelle, una passione che li anima sempre. Energia creativa che alcuni giovani markettari hanno nell'IT e che potrebbe smuovere il vecchiume della comunicazione nel nostro settore.

Deve finire l'era che porta sulle riviste IT l'ADV di stampanti a colori realizzata in bianco e nero (giuro che esisteva), che porta a fare convegni impostati da università degli anni '90, che fa dare ancora del "Lei" ai clienti nei messaggi e-mail, etc.

Un'onda che travolga tutto questo e che lasci a surfare nuovi marketing leader con nuove idee rigeneranti.

Il 2.0 sarà all'origine di questa Grande Onda? Piotta ha già fatto l'inno del giovane markettaro It (video sopra)..;)

21/09/07

Voglio Guerriglia nell'information technology



Non sono impazzito, parlo di Guerriglia Marketing. Quella manifestazione recente della comunicazione che è l'evoluzione off-line secondo me più accattivante in questo momento.

La voglio perchè è un premio alla creatività che coinvolge e smuove dentro.
Fa bene a chi lo fa perchè ottiene attenzione e ricordo del messaggio/brand, fa bene a chi la riceve perchè ti fa divertire e ti mette di buon umore.

Ore 8:00, scalinata della stazione centrale di Milano. Massima affluenza di pendolari sulla scala mobile. Un tizio cade rotolando giù dalla scalinata. Tutti lo guardano e rimangono senza fiato.

Arriva giù e rimane a terra. Da destra compare un tizio con un tubetto gigante di Lasonil e lo passa sul "contuso". quello si alza e va via....

Piazza della tua città, in mezzo c'è una bara semi aperta e dentro ci sono copie dell'ultimo libro noir di un autore di grido....

Pensa cosa sarebbe Smau se una azienda leader nella comunicazione innovativa (http://www.menplacement.com/) organizzasse un po' di Guerriglia per chi espone...altro che gadget


Innoviamo, guerrigliamo con la creatività! Ci vuole un'onda innovativa, una grande onda come dice Piotta http://www.youtube.com/watch?v=3qZE9gSezMw

SMAU, la papera, il lecca lecca e la grappa


Si avvicina SMAU e quindi una delle fiere di gadget più importante dell'anno. Ne abbiamo parlato con Lux nei mex precedenti.

Il gadget è uno degli strumenti più potenti per far muovere la gente.
Potrei scrivere pagine e pagine su episodi risolti dai gadget, da partecipazione ad eventi IT (spinte fortemente dai gadget), a gare di vendita che ne i soldi, ne i buoni benzina, ne i week-end premio hanno smosso così tanto.

Mi ricordo una papera di pezza di Dicota con cui una gara di vendita ha dato risultati mai visti con altri incentivi....robe da matti...robe da gadget.

E allora ieri mi sono letto un catalogo che mi ha fatto ridere per 15 minuti.
E' andata così: ho pensato di creare delle caramelle marchiate da distribuire a SMAU per il mio blog.

Nel catalogo ci sono e c'è una tabellina che ti spiega che più ne compri meno investi cad.
La tabellina dice che al minimo devi prenderne da 12.000 fino a 24.000. Ma chi cazzo è che compra 24.000 lecca lecca??? per fare un chilo ci vogliono 200 lecca lecca, 24.000 lecca lecca sono 120 chili!
" SI, buongiorno..vorrei 120 chili di lecca lecca con il mio logo...me li porta con un camion?"

Allora apro il catalogo dei cesti di Natale e ne viene fuori uno con una grappa, il cd di Bocelli e dulcis in fundo 2 candele alla grappa....si alla grappa. Ma che cacchio di creativo è uno che fa questo accostamento incredibile????
Tu sei li sotto l'albero di Natale, ti bevi la grappa e sniffi grappa dalle candele ascoltando Boccelli...mah...


Gadget world

19/09/07

SMAU e gli zainetti dell'Information technology

La prima volta che sono stato a SMAU da espositore, ho visto un mare di ragazzini oltre che di dealer.

Tutti gli sponsor hanno smadonnato per anni dicendo che "gli zainetti" (cioè i ragazzini che avevano immancabilmente lo zainetto per fare incetta di gadget) andavano eliminati!

In fondo spesso i ragazzini sono gli utenti finali, mediamente più evoluti dei grandi, di tanti prodotti che a SMAU si espongono.

E sono gli utenti finali a comporre la domanda.....

Non andavano a SMAU solo per i gadget, certo prendevano anche quelli, ma guardavano i prodotti. Prodotti che poi facevano comprare al papà...magari proprio per il Natale che era a breve. E l'ordine arrivava.


E allora via lo scorso anno con la formula Business...quindi senza "gli zainetti".


Così c'è meno casino, vero...ma forse anche meno utenti finali potenziali...e tutti gli sponsor contenti come delle Pasque! " Hai visto quante gente in meno?" "Si bellissimo, ci sono solo, o quasi utenti business!!!". Sembra un discorso tra Ale e Franz, ma è tra due professionisti..

In fondo l'effetto gadget è legato tanto ai grandi quanto ai ragazzini.

Avete mai provato a fare un evento solo business mettendo i gadet agli stand? Quanti utenti business sono passati e hanno zappato un gadget senza filarsi i prodotti?

Sono controcorrente rispetto al 99% dei professionisti, ma secondo me gli zainetti alla fine movimentano ordini...e con gli ordini arriva il fatturato di "Ale e Franz" che anche quest'anno diranno: "Bella li, niente zainetti!!"

Se vuoi veramente solo clienti interessati ai tuoi prodotti a SMAU, togli i gadget e potrai raggiungere il tuo scopo. Ma chi ha il coraggio???
p.s.: grazie a Lux, ospite del mio blog, per avermi dato il la per questo post

18/09/07

Lo Sciur Brambilla e Dracula


Lo Sciur Brambilla aveva un negozio di informatica in piazzale Corvetto a Milano.
Lo conobbi un lunedì di 15 anni fa e mi raccontò la sua giornata.

Alla mattina aveva chiamato con la Telecom le Poste per conoscere gli orari di apertura, poi aveva contattato il suo Distributore di fiducia per ordinare dei pc.
Nel pomeriggio era andato al Supermercato per la spesa e si era connesso ad Internet per cercare delle informazioni.

In serata sarebbe uscito con la sua nuova Mercedes 200 per andare a Campione d'Italia.

Oggi il Brambilla ha chiuso con l'It e vende case. L'ho visto settimana scorsa e mi ha spiegato il perchè.

La Telecom, le Poste, il Supermercato, Internet e il suo Distributore sono diventati oggi suoi concorrenti. Downpricing e concorrenza dilagante lo hanno portato a vendere la Mercedes per scegliere una Punto, al casinò non ha più nulla da giocarsi...e alla fine ha mollato la spugna.


In 15 anni quelli che sembravano soggetti innocui, oggi sono diventati dei Dracula che hanno succhiato sangue e quattrini al vecchio dealer Brambilla....potere distruttivo di una concorrenza che ormai è ovunque.

Non sempre la concorrenza fa poi così bene.

15/09/07

Account dell'I.T. e PMI: la comunicazione supercazzolare


http://www.youtube.com/watch?v=pNUp-2Ji_Eo&NR=1

Come dimostra anche una ricerca di Net Consulting sulla informatizzazione delle PMI in Italia, uno dei fattori frenanti è l'incompensione tra aziende e venditori IT.

Le PMI non capiscono a cosa servono le "soluzioni" che vengono loro proposte e continuano a vedere costi e non investimenti.

Tra i vari errori in cui un venditore rischia incappare (non ascoltare le PMI ma proporre subito "soluzioni" preconfezionate, non parlare di vantaggi ma di aspetti tecnici, etc.) c'è quello di parlare un linguaggio tecnicistico poco comprensibile da un imprenditore/professionista che non si occupa di informatica.

L'effetto è esattamente quello supercazzolare del video su youtube che trovi in cima a questo post dove Tognazzi potrebbe essere un venditore IT e Giannone un imprenditore del mondo della macellazione.

La conclusione del video mostra la disperazione del venditore che rimane senza ordini...niente di più realistico.

14/09/07

Second Life, First life e Information Technology


Second Life è ormai una parola magica che attiva l'attenzione e l'interesse di chiunque.


I giornali sono pieni di riferimenti a SL, ci sono congressi che parlano di SL, dibattiti su quanti sono gli avatar realmente attivi o meno, sugli effetti sociali e su tutto quello che si può discutere su questo caso.


Anche l'IT world, o meglio le persone che lo compongono, è attirato dal discorso SL (una recente esperienza di un distributore lo testimonia).

Esiste una propensione quasi morbosa verso l'argomento e tutto questo crea buzz tramite effetti virali eccezionali per le comunicazioni che ne parlano.


Ho avuto la possibilità di incontrare giornalisti, personaggi della Gabetti (caso di successo su SL unico!) e blogger.

Da questi miei incontri emerge che Second Life è una opportunità per i player IT in questo termini:


- aprire un commercio di software direttamente in SL per dare voce/similari agli avatar (software house)

- creare prodotti virtuali per far fare product experience in SL agli avatar (vendor)

- aprire su SL per far parlare di se gratuitamente (effetto SL). Qui più avanti si va nel tempo, più è difficile sfruttare la scia della cometa...(tutti)


Il fenomeno però è ora..... presto la bolla si sgonfierà e se ne creerà una nuova e allora andremo tutti in un altra direzione.


Cogli l' SL attimo...

13/09/07

2.0 e player IT

Ci sono concetti recenti che stanno cambiando il modo di fare marketing in tutti i settori e in tutti i Paesi del Mondo. Riassuntivamente parliamo di 2.0.

Il 2.0 parte dall'assunto che i clienti cambiano il proprio ruolo e diventano parte di social network e possono/vogliono entrare a far parte di alcune decisioni aziendali.

La separazione tradizionale tra azienda e customer muta e si va sempre più verso un processo di connaturazione di due livelli prima nettamente separati.
Un esempio è Ducati con il suo Blog. Qui la community diventa talmente rilevante che partecipa alle scelte dell'azienda. I colori di una moto per il nuovo anno vengono scelti in pratica dalla community per esempio.

In questo processo i player IT in Italia sono ancora ad un punto di "annusamento" del 2.0. Non ci sono molti casi di Blog, i più sono di testate giornalistiche...o di privati (vedi il mio). L'assunzione di Dainesi, mitico blogger italiano, da parte di Cisco è forse uno dei casi più importanti di spinte verso il nuovo modo di fare marketing.

Il 2.0 non è però una questione di scelte ma di tempo. Tutti i player di dimensioni sensate verranno colpiti da questa ondata di innovazione. Lo hanno capito gli organizzatori di eventi che in questa ultima parte dell'anno hanno creato tanti appuntamenti sul 2.0.

Spero che la partecipazione a questi congressi sia elevata, perchè c'è un gran bisogno di rinnovamento ed è il momento dello START 2.o anche nell'Information technology.

10/09/07

Chiusura anno nell'Information Technology

La prima parte dell'anno si chiude con una situazione ristagnante, con riprese e frenate mensili che hanno manifestato un periodo a strappi.

L'attenzione delle multinazionali al contenimento dei costi ed all'ottimizzazione delle economie di scale, si sono unite a scelte di ridimensionamento degli stock con grande attenzione agli indici di rotazione.
La propensione allo stock è stata in generale frenata in tutta la catena, sia per l'attenzione agli indici finanziari, che ormai guidano le scelte di molti, sia per fronteggiare la price erosion costante che la GD da una parte ed i vendor dall'altra hanno favorito con forza.

Ora si apre una nuova stagione, quella dell'ultima parte dell'anno in cui il sell-out si concetra maggiormente. Le previsioni sono di ripresa e di un periodo caratterizzato da una maggiore fluidità delle vendite.
Come sempre la GD determinerà, con le proprie scelte di prezzo, l'andamento anche delle altre tipologie di rivendita e la marginalità della catena.

I vendor ed i distributori saranno sempre più concentrati proattivamente sul segmento SMB, da cui ci si aspettano risultati in aumento e margini.

Per tutti la scelta vincente sarà nel mix, sia di prodotti-servizi che di clienti. E' da un bilanciamento strategico di questi due elementi che nasce un equilibrio sostenibile nel medio-lungo periodo per un player IT.

07/09/07

200 Milioni di Business Monitor che non vedi

Nel post precedente Nuovo fatturato per vendor proattivi abbiamo parlato di un nuovo concreto utilizzo dei monitor che porta a scoprire un nuovo mercato potenziale, quelo delle vetrine virtuali.

Come promesso proviamo a fare un esercizio pratico sulle agenzie immobiliari.


Consideriamo, per semplicità, la presenza di 2.500 agenzie immobiliari in Italia. Ognuna di questa ha una vetrina simile a quella che vedi nella foto.
Ognuna di queste potrebbe avere un monitor lcd di alto polliciaggio per costruire la vetrina virtuale. Il monitor va collegato ad un dispositivo che dia come input filmati.
Ogni filmato è relativo ai singoli appartamenti in vendita.

Tu come cliente vedi in vetrina subito, l'esterno e l'interno di ogni appartamento. Vedi anche le informazioni più importanti che tramite un software apposito completano i filmati.

Un servizio che da all'agenzia indubbi vantaggi: visibilità, incremento delle visite in-store, ottimizzazione dei tempi di visita degli appartamenti (se me lo chiedi nei commenti ti spiego meglio), etc. vantaggi che si trasformano in risparmio di costi ed incremento di vendite.

Servono quindi di base: un monitor LCD, un notebook, un software di video editing, una videocamera. Poi c'è l'installazione. Sono circa 2.000 -2.500 euro di fatturato incrementale per un rivenditore IT per ogni agenzia.


Considerando che in un anno, solo 1.250 agenzie implementino questa soluzione sono come minimo 2.500.000 euro di fatturato incrementale totale minimo.

Questo esercizio è solo per le agenzie.

Pensa a quante vetrine ci sono in Italia, centinaia di migliaia? Quanti milioni di euro in più ci sono allora per il settore IT in questo ambito (200 ml)?

Se sei un vendor di monitor, unisciti a vendor di notebook, videocamere e software, create un pacchetto per le vetrine virtuali e lasciatevi guadagnare!

06/09/07

Luca Tammaccaro dice: la creatività!

In una intervista pubblicata da "Trade Consumer Elecrtonics" di Settembre è presente una intervista a Luca Tammaccaro, Country Manager di TomTom.

Luca è un esempio di Manager di successo dell'IT, uno di quelli che in un precedente post ho indicato come persone che fanno la storia di questo settore.

Nell'intervista Tamaccaro dichiara che la dote del buon manager è la CREATIVITA'.

Condivido!

In un mondo quindi che porta l'attenzione sempre più sugli indici finanziari, sugli stock, sull'analisi maniacale delle voci di costo eliminabili, la craetività è ciò che deve animare chi guida il business.

La creatività è un bene raro, non condiviso come valore da tutti, ed è qualcosa di innato.
Ci si può avvicinare studiando il modo di procedere dei craetivi e sperimentando con un po' di coraggio, ma la creatività, quella vera, è innata ed è legata alla fantasia. C'è o non c'è.

E' una dote dei "frontali destri", che sono meno numerosi dei "basali e frontali sinistri".

La sfida per chi dirige le aziende It è quindi quella di dotarsi anche di manager realmente creativi a cui lasciare i giusti spazi di autonomia per dare continuamente nuova linfa al proprio business. Ai "frontali sinistri" invece la gestione degli aspetti più amministrativi.

In questo momento storico dell'IT sembra però che lo spazio per la creatività sia un po' soffocato dall'ottimizzazione di processi in un'ottica più ingegneristico-amministrativa che creativa.

Risultati del sondaggio sulla informatizzazione delle PMI

Il sondaggio di fine agosto su "chi deve guidare un processo efficace di informatizzazione delle PMI" dava la possibilità di scegliere tra:

1-vendor
2-dealer
3-distributori
4-vendor, dealer e associzioni d'impresa insieme.

I risultati del sondaggio sono:
1- vendor 9%
2-dealer 9%
3-distributori 0%
4-vendor, dealer e associzioni d'impresa insieme 82%

Il pool orizzontale quindi sembra essere la soluzione più adeguata per i visitatori di questo Blog.

05/09/07

L'informatore tecnologico

A pensare ai milioni di PMI e di professionisti in Italia e al loro livello di informatizzazione vengono i brividi.

Dato che le soluzioni di vendita attuali che il canale It applica non sembrano modificare di molto la situazione, come la ricerca di Net Consultig conferma, lancio una nuova proposta.

L'approccio vincente alla PMI è secondo me quella "medico-paziente".
Bisogno approcciare in ogni singolo settore la singola azienda e capirne i sintomi (bisogni). Poi bisogna proporre la medicina giusta (soluzione) e andare in vendita. Alcuni dicono di farlo già, ma in realtà, ad esclusione di casi isolati soprattutto nell'Office, non è proprio così.
Cosa potrebbe essere se nascessero quindi degli "informatori tecnologici", che con un approccio simile agli informatori farmaceutici andassero dalle singole piccole e piccolissime imprese?

Uno che regolarmente va in visita con lo scopo di comprendere i problemi e le potenzialità di una azienda per crare soluzioni IT risolutive. La vendita diventa una conseguenza e non lo scopo in prima battuta, come invece avviene spesso oggi.

Uno specializzato in un settore e specializzato in IT che ha come "pazienti" le imprese ed i professionisti e come fornitori i distributori per i prodotti ed i VAR per i servizi.

Potrebbe essere un dipendente di una rete apposita o un indipendente.
Spazi ce ne sono sicuramente, come sempre chi primo arriverà....

04/09/07

Le carte dell'IT si rimescolano

E' tempo di cambiamenti nel mondo IT.

Personaggi che vanno e personaggi che vengono. Qualcuno cambia azienda, qualcuno assume ruoli in altre nazioni/continenti.

Marco Comastri, Mauro Catalano, David Moscato, Federico Carozzi sono tra gli esempi più noti, ma anche nel middle management ci sono tanti casi.

Anche i business model mutano e si adattano ai nuovi scenari.
Esprinet per esempio, partita dal crescere solo in Italia, procede nella corsa alla internazionalizzazione e nella distribuzione di prodotti non IT ma ad alta marginalità.
Chi già è internazionale sfrutta sempre più le economie possibili e adatta i suoi uomini locali a nuovi team trasversali multinazionali.

Molto cambia, ma in fondo i personaggi sono sempre gli stessi. E' come una grande famiglia, questa dell'IT, fatta di professionisti che crescono, cambiano ruolo, cambiano impresa ma continuano con forza a scrivere la nostra storia.
Un esempio, secondo me di grande successo, è Luca Tammaccaro. Ingram, Toshiba, Palm, Tom Tom in pochi anni con ruoli sempre più importanti e risultati da star.

Anche chi esce dall'IT poi spesso torna, vedi Mauro Catalano ora in Lenovo.
Persone di successo che hanno l'It nel DNA.

Forse ha ragione un amico che lavorava in Toshiba quando mi confessava:" ho provato a stare fuori dall'IT, ma una volta che ci sei stato...non riesci più a farne a meno".

Così l'It procede come un unico mazzo di carte che ogni tanto si rimescolano per nuove partite.
Ma cisono sempre le 4 donne, i quattro assi, etc.
Chissà questa mano di fine 2007 chi la vincerà..

03/09/07

Nuovo fatturato per vendor proattivi

E' da un anno che sostengo che esiste una bomba di fatturato insesplosa che un vendor di monitor deve far brillare.

Sono appena stato in week-end in liguria e li ho trovato la riprova che ciò che dico ha riscontro nella relatà. Li il fenomeno di cui parlo si sta verificando.

Il business è: "le vetrine virtuali".

Dove esiste una agenzia immobiliare, un negozio di mobili, un negozio di abbigliamento, un rivenditore d'auto, etc. con vetrina, esiste un business potenziale immediato.
La vetrina reale comunica solo quello che puoi vedere esposto in vetrina, ma un monitor può mostrare video di ciò che il negozio propone ma non ha spazio per mostrare.

Così un negozionte può far accedere alla sua offerta completa il visitatore della sua vetrina reale e crerare sia più attenzione verso se stesso, sia più fatturato potenziale che la sola vetrina reale non può procurare.

In uno dei prossimi post spiegherò il meccanismo con un esempio sulle agenzie immobiliari, qui mi limito a concludere dicendo che nessun vendor ha colto questa opportunità ricca e si lascia quindi terreno alla libera iniziativa dei singoli negozianti illuminati un business che invece può essere indirizzato con profitto da qualche vendor proattivo.

Un esempio concreto di come ci siano opportunità concrete e semplici che la tecnologia può dare alle pmi e che vendor/distri/VAR&Similari non portano avanti.

Chi coglie la palla al balzo?

Non parlo di idee che stanno nell'aria, di teorie, ma di soldi veri, soldi che in una località ligure qualche dealer intraprendente sta facendo...da solo, facendo si che le vetrine di negozi comunichino in modo nuovo e utile per tutti.

31/08/07

Web 2.0 & Information Technology in Italia

Si riaprono i battenti da lunedì un po' per tutti.

Ci sono tante sfide nel nuovo anno lavorativo entrante. Per vincere serve mettere nel motore un nuovo addittivo: il 2.0!

I direttori marketing e direttori vendite (che hanno la responsabilità del fatturato anche sul web) se vogliono vincere devono dedicare del tempo a formarsi sul 2.0 nelle sue varie accezzioni.
Un primo passo può essere leggere "Busness Blog" di R.Scoble (Il Sole 24) e "Marketing Reloaded" Boaretto-Noci-Pini (Il Sole 24). Contemporaneamente buttarsi nel web, vivere la blogosfera e fare i primi tentativi.

Per i più pigri ci sono convegni introduttivi e di approfondimento che sorgono come funghi.
Uno interessante è qui: http://www.nextvalue.it/

Blog, Feed RSS, SL e in genarale il convesationl marketing sono alle porte e chi prima arriva...

Per ora in Italia sono tutti o quasi, vendor-distri-dealer, ancora fuori dalla rivo-evoluzione 2.0.
Ma non sarà una questione di scelte questa volta, ma di tempo.

Io sto già macinando..

30/08/07

margini dell'informatica, ghiacciai e inerzia

Tanti dealer parlano di crisi, crisi data dal downpricing e dall'avanzata della GD, dalla poca propensione alla spesa degli utenti finale, etc. Le PMI non investono e per alcuni acquisti sembrano orientarsi verso la GD. E il B2b classico arranca.

I margini dei dealer sono ormai come i ghiacciai, ogni mese si contraggono sempre più e rimangono i sassi...

Però l'inerzia di tanti imprenditori/manager porta ad accanirsi su continuare a fare quello che si fa senza ricercare veramente nuove strade per la marginalità.

Un esempio è la mancata entrata di Var nel mondo Office.
Ci sono vendor disposti a passare il loro business office, che ha margini doppi rispetto all'IT, a grandi e medi Var che potrebbero gestire in autonomia con profitto parecchio fatturato incrementale. Ma non accade per questioni di cultura aziendale.

"Interessante, si dovrei far specializzare qualcuno dei miei nelle logiche office. Ci penso". Era giugno 2005 ed ero con 5 Var di rilievo a proporre l'entrata in questo business ricco con un vendor rilevante.
Oggi è il 29-08-2007 e ci stanno ancora pensando ed intando il ghiacciao arretra.

Possibile che la cultura aziendale si un fattore inerziale ineliminabile?

29/08/07

PMI...guarda e passa

Che il ritardo dell'informatizzazione delle PMI sia elevatissimo rispetto alla maggior parte dei Paesi europei è palese. Una recente analisi del Dott. Capitani testimonia questo fenomeno con precisione.

E' da una vita che si parla di questa situazione e di come la crescita del comparto IT sia legato a piccole e medie imprese. Però non esiste qualcuno che prenda in mano le redini di un progetto univoco che colmi il gap.

Forse i vendor non intravvedono opportunità di creare un pool di imprese che guidi un processo di informatizzazione globale, ma ognuno è, anche giustamente, concentrato sul proprio rapporto singolo con le PMI.

Forse sono i distributori che sono posizionati nel canale nel punto giusto per fare da coordinatori di un progetto vendor-dealer-associazioni di impresa.

Oppure è il dealer a dover capire veramente quali sono i bisogni concreti delle singole aziende per poi proporre investimenti e non spese IT...

Tutti concordi che si deve fare qualcosa ma poi.....i dati sono sempre sconfortanti.
E intanto le imprese dichiarano di non capire ancora le potenzialità vere delle tecnologie, di non capire il linguaggio dei dealer, di vedere costi e non investimenti.

Finirà? Chi sarà a prendere il timone per svoltare realmente?

Information Technology e Blog

Dopo una breve esperienza con un blog personale, ora passo ad una soluzione più professional.
Il mondo in cui vivo e lavoro è l'IT italiano.

"Information" e "Technology" sono termini che danno l'idea di qualcosa all'avanguardia, ma non è proprio così, soprattutto nella comunicazione.
Per esempio di blog italiani di vendor, distri, reseller dell'informatica non ce ne sono quasi.

Se il vento porta in direzione 2.o, forse è il caso di darsi una mossa.
Qualcosa si muove, Dainesi alla Cisco è un esempio, ma ci vogliono più arene di confronto e così nasce l'idea del mio blog.

E' mio, a carattere personale e non aziendale, e quindi le mie osservazioni non sono "contaminate" da interessi di altri.

I miei post nascono dalla mia esperienza professionale nel marketing e nella comunicazione e da quella di chi ho potuto frequentare fino ad oggi.
Metto queste esperienze in un frullatore e mi preparo a servirti frullati di business/idee/osservazioni IT che spero apprezzerai.

Buoni drink!
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